Il messaggio l’ha inviato Davide, caregiver che, se ci fossero le olimpiadi dei “curanti”, si aggiudicherebbe la medaglia d’oro.
Io faccio parte della squadra solo da 14 mesi, mi alleno 24 ore su 24 (mio marito ha bisogno anche di notte),la mia schiena e le mie ginocchia cominciano a risentirne, le mie mani non sono più curate. La mattina indosso una tuta e se devo uscire mi cambio solo le ciabatte e mi do un po’ di rossetto.
L’ altra mattina, una signora del condominio in cui abito, mi si è avvicinata e mi ha detto: “ma tu stai male! Devi pensare a te”.
L’ ho guardata stranita e le ho risposto che semplicemente non sono più e non sarò più quella di prima. La Laura che usciva tutta a puntino e che aveva il tempo di andare in palestra non c’è più.
La mia vita è cambiata, il mio “fuori”, la mia esteriorità, anche.
Quello che non è cambiato è il mio “dentro”, che mi consente di affrontare la faticosa quotidianità.
Se io volessi essere come prima, sarei disperata.
E’ mio marito che mi insegna a vivere il PRESENTE. Alla mia domanda se lui pensa a COM’ERA e a COSA FACEVA prima, mi ha risposto con un sorridente NO!
E’ un presente faticoso e certamente potrei avere beneficio dalla partecipazione al percorso “Frequenze del benessere”, “per imparare a gestire lo stress, emozioni e relazioni, per il benessere mentale, per ritrovare equilibrio e serenità”, ma non ne ho il TEMPO.
Il tempo per prendermi cura di me è poco, me lo ritaglio durante la giornata, mentre mio marito dorme, la mattina presto o la sera, quando guarda la televisione.
Momenti non PROGRAMMABILI e che non coincidono con quelli del progetto.
Fortunatamente, da metà aprile scorso sono stata “raccolta”( ero a pezzi) e “accolta” da ALICE e la mia fatica psicologica trova sostegno nel nostro incontro settimanale. Mentre i nostri cari fanno fisioterapia, noi caregiver ci RACCONTIAMO.
MAGNIFICO!
LAURA